Il Piemonte "conquista" Roma con le Poste.
Nel 1737
il Piemonte vinse il concorso per l'apertura di un'agenzia postale a Roma,
che rimase aperta fino al 1860. A Roma dal 1499, con la Posta spagnola,
alcuni ambasciatori
avevano chiesto al Papa di poter ricevere la
corrispondenza diplomatica mediante propri corrieri.
Esistevano quindi già
diversi uffici di "Poste Nazionali", tanto che il giurista Jacopo Cujacio
faceva derivare
la parola "Posta" da "Apostolis", dall'uso di "lettere
apostoliche" da parte della Curia Romana e del Papato
(nell'immagine,
scrittoio con lettere del 1700, © Museo Storico P.T.).
1740, Trasporto Valori e
Lotterie
Nel
1740 l'Imperatrice Maria Teresa d'Austria istituì un servizio valori sicuro
e puntuale.
Le ricevitorie crebbero di numero e coprirono tutto il
territorio dell'Impero, compresi Lombardia,
Veneto e Ducato di Parma e
Modena. Vennero raggiunte le località rurali minori e anche
le classi più
povere incominciarono a utilizzare i servizi postali: nel 1769, fu permesso
di
affrancare la corrispondenza a carico del destinatario.
Insieme alla distribuzione della
corrispondenza e dei pacchi, venne
organizzato il gioco del Lotto che, nel 1740,
fu introdotto anche in
Piemonte
(nell'immagine a sinistra "Ritratto dell'Imperatrice
Maria Teresa
d'Austria" Olio su tela conservato nella sala dei mappamondi della
Teresiana, la Biblioteca comunale di Mantova.
A destra, "Bando Tassa
Provvisionale, Modena-1751", © Museo Storico P.T.).
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