Le Università
scuole
Nel corso del XII secolo, accanto alle scuole religiose e ai
conventi,
si sviluppò anche una cultura di stampo laico ad opera delle
Università. Gli studenti e i docenti utilizzavano
un proprio servizio
postale efficiente, tempestivo, sicuro e riservato, di cui potevano disporre
anche i privati.
Le prime grandi Università europee
(Salerno, Bologna,
Parigi, Oxford, Montpellier, Orleans, Salamanca, Chartres, Padova, Pavia e
Siena)
godettero di notevoli privilegi economici, giuridici, e fiscali.
Inoltre avevano l'autorizzazione a
viaggiare liberamente nel territorio
dello Stato e a organizzare e gestire la rete di corrieri. Alcuni studenti,
alla ricerca di un maestro, andavano da una Università all'altra e in questo
loro peregrinare, fungevano
da corrieri o messaggeri: venivano chiamati clerici vagantes
(nell'immagine codice miniato che riproduce
il processo di
lavoro all'interno di un Monastero o di una Università).
1154-1183, Federico Barbarossa
e i Comuni
Barbarossa
Federico Barbarossa (nella miniatura) inizialmente cercò di
dominare i Comuni del Nord Italia che si ribellavano
all'autorità imperiale
e, solo in seguito, con la pace di Costanza del 1183, ne riconobbe
l'autonomia. Nel 1158, anno della
fondazione dell'Università di Bologna,
Barbarossa emanò un editto con il quale garantiva agli studenti la sicurezza
del viaggio
e della residenza in città, un salario e l'esenzione da dazi,
imposte e tasse. Nel 1224, suo figlio, Federico II di Svevia concesse
analoghi benefici agli studenti dell'Università di Napoli. I giovani
viaggiavano da una Università all'altra ed erano riuniti in
organizzazioni
subordinate ad un Grand Messager, titolo molto ambito dai notabili
del tempo che dava loro il privilegio,
viaggiando a cavallo o in carrozza,
di poter trasportare merci e oggetti preziosi senza pagare alcuna tassa,
dazio o pedaggio. |