Il Re
filatelico

Ancora bambino, il nipote della Regina Vittoria, il futuro Re
Giorgio V, divenne un appassionato collezionista
di francobolli con l'aiuto
di alcuni dignitari di corte che si occupavano della Posta reale.
Quando
divenne Re, nel 1910 e fino alla sua morte nel 1936, Giorgio V divenne socio
attivo della
"London's Philatelic Society", fondata nel 1869, che per suo
volere si chiamò "Royal Philatelic Society".
La sua è una delle raccolte di
francobolli più vaste e note al mondo. Oggi la collezione appartiene
alla
Regina ed è conservata in una stanza del Palazzo Reale in 328 album di 60
fogli ciascuno.
Ogni anno, a settembre, la collezione viene aperta al
pubblico durante l'annuale meeting
della "Royal Philatelic Society" presso
la sua sede di Londra in Bedford Street.
(Nell’immagine: Re Giorgio V al
lavoro con il suo segretario durante la Prima Guerra Mondiale. © HM The
Queen Gallery).

Cataloghi
e Bollettini
Nel
1923 venne pubblicato a Genova, uno dei più famosi cataloghi filatelici,
il Catalogo storico descrittivo dei francobolli d'Italia.
Redatto dai
maggiori esperti del tempo
(Bolaffi, Chiesa, Diena, Rivolta, Fabri, Fiecchi)
segnò una svolta
nella storia del francobollo: con il catalogo storico la
filatelia assumeva dignità professionale.
Qualche anno dopo, ed esattamente
nel 1926, nasceva a Parigi la "Fédération Internationale de Philatélie" (F.I.P.),
a cui fecero seguito, in tutto il mondo, le pubblicazioni di collezioni
speciali, collezioni a tema, e di numerosi bollettini filatelici.
È opinione
degli storici che Leopoldo Rivolta fu il primo grande collezionista
italiano.
La sua era una collezione specializzata su un solo Stato.
(Nell'immagine, raccolta di francobolli del 1924, Museo Storico P.T.)
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